una spinta, gentile, e via!

Il metodo nudge

Il metodo nudge è un orientamento comportamentale irresistibile, che lascia sempre la possibilità di non aderire. 

cos'è il nudge

Il metodo nudge è uno strumento della psicologia comportamentale che agisce di fatto sul comportamento e nasce grazie all’osservazione del funzionamento del cervello umano.
Pare infatti che quando prendiamo decisioni non siamo così razionali come semplicisticamente si tende a pensare. Siamo più complessi perché permeabili a tante sollecitazioni che agiscono sulle nostre emozioni.

Le componenti emotive alla base del metodo nudge
Le componenti emotive e le generalizzazioni cognitive prevalgono sulla razionalità e ci fanno prendere delle scorciatoie (euristiche) o ci polarizzano (bias). Tali scorciatoie e distorsioni, proprio perché normalmente funzionano, producono anche errori sistematici. Ecco quindi che, partendo dalla conoscenza di quest’insieme di euristiche e bias, attraverso il metodo nudge si possono orientare le scelte di noi tutti verso comportamenti positivi, nelle intenzioni di chi progetta l’orientamento.

Una spinta a orientare le scelte
Quell’orientamento è la Spinta Gentile, in inglese Nudge, e la sua teoria si sviluppa quindi dall’incrocio fra l’economia e la psicologia ed evidenzia come il contesto possa essere alterato per orientare gli individui a fare la scelta migliore.

Libro La spinta gentile | Nudge

La spinta gentile

Il nudge viene celebrato e definito nel libro “La spinta gentile” di Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein come “qualsiasi aspetto dell’architettura delle scelte che altera il comportamento degli individui in maniera prevedibile, senza proibire alcuna opzione o modificare in misura significativa gli incentivi economici. …..deve poter essere evitato facilmente e senza costi aggiuntivi”. Alla base di questa teoria, che gli autori definiscono di “paternalismo libertario”, esiste l’ipotesi per la quale, pur riconoscendo la libertà delle scelte individuali, sia possibile migliorare il benessere del singolo e della collettività attraverso una qualche forma di influenza o stimolo progettato da soggetti esterni. Tali soggetti sono definiti dagli autori “architetti delle scelte”. ​

Perchè il metodo nudge a scuola

Usare i nudge a scuola è una nuova forma di apprendimento che include aspetti cognitivi, empatici e comportamentali.

Il fenomeno del cambiamento climatico è un fenomeno invisibile e complesso dal punto di vista ambientale, sociale ed economico che ha una pluralità di cause e che richiede da un lato l’utilizzo di un approccio sistemico per la comprensione della complessità del fenomeno e dall’altro la disponibilità di un ventaglio di azioni di mitigazione e adattamento. Le misure di mitigazione mirano a ridurre la quantità di gas serra nell’atmosfera, che sappiamo essere uno dei principali agenti responsabili del cambiamento climatico. Le misure di adattamento mirano invece a ridurre gli impatti del cambiamento climatico sul benessere dei cittadini.

I nudge sono sostanzialmente misure di mitigazione.

Sebbene molti cittadini conoscano il problema climatico, è proprio l’invisibilità del fenomeno che rende difficile la tenuta di comportamenti virtuosi. È proprio per questo che i nudge, anche se apparentemente “invisibili”, possono avere un grande impatto quando coinvolgono la scuola, la comunità più estesa del Paese.

Scopri il progetto didattico di Energiadi ispirato ai principi del metodo nudge!

logo UNESCO

Una ricerca UNESCO

Una ricerca UNESCO (2020) dedicata proprio all’educazione alla lotta contro il cambiamento climatico nei sistemi educativi ha dimostrato che nell’educazione riguardo ai cambiamenti climatici, l’apprendimento di tipo “cognitivo” in tutti gli ordini scolastici dalla primaria all’università, è praticato più del doppio di quello di tipo “comportamentale” che a sua volta è praticato più del doppio di quello di tipo “socio-emozionale”.

Dimensione dell’apprendimento nell’educazione formale

Per generare un reale cambiamento, non bastano dunque le conoscenze sul clima che a scuola vengono veicolate attraverso le varie discipline, ma è altrettanto necessario un approccio concreto e “sistemico”, cioè di piena comprensione di come il sistema di riferimento effettivamente funziona, al cambiamento dei comportamenti di tutti come frutto di sentimenti positivi e non solo come reazione a sgomento, rabbia e disperazione . Sono questi sentimenti che provocano sia nei giovani che negli adulti angoscia, o “eco-ansia” come potremmo dire usando un attuale neologismo, che non contribuiscono a portare a un cambiamento radicale ma più che altro a distacco emotivo, tristezza, immobilismo e persino solastalgia. L’uomo ha vissuto più del 99,9% del suo tempo nella natura, il legame con essa è stato fino ad oggi molto forte, ma negli ultimi anni questo legame si è indebolito e le generazioni più giovani lo stanno perdendo (Pyle e Louv, 2011 in de Maurissens, Mansion, 2022).

Applicare i nudge al cambiamento dei comportamenti in questa prospettiva riassume i tre ambiti, cognitivi, emotivi e comportamentali dell’apprendimento e può contribuire a sviluppare emozioni positive utilizzando creatività e solidarietà verso la collettività a favore della natura.

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